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Visualizzazione dei post da 2016

Cioccolata speziata in tazza

Con un bambino così piccolo ed esigente da accudire non è possibile fare previsioni su quando avere un po' di tempo a disposizione per dedicarsi a ciò che m'appassiona, alla cucina e al blog. Mancano pochi giorni a Natale e, al di là di tutto, ci tenevo molto scrivere un breve post per augurarvi Buone Feste, con una semplice ed elegante idea per un regalo rigorosamente homemade, da preparare anche all'ultimo. Basta scegliere pochi e semplici ingredienti di qualità, avere un poco di precisione nel pesarli ed un po' d'olio di gomito per confezionare il tutto. Infine, ciò che viene richiesto è un minimo di buongusto per incartare il tutto in maniera impeccabile. Da mettere sotto l'albero e gustare in due il giorno di Natale. Ora vi lascio alla ricetta: stupite voi stessi e sorprenderete anche i vostri ospiti!

Bluff alla bolognese. Ovvero le mie Lasagne vegetariane con ragù di lenticchie di Castelluccio

In prima battuta, il commento generale è stato "Sembra davvero un ragù di carne". Da qui nasce il nome con il quale questa ricetta è stata battezzata. Un piatto che a guardarlo sembrerebbe di avere in tavola il classico dei classici, quello che vai sempre sul sicuro, quello che come la mia mamma nessuno mai ed il baluardo della Domenica italiana: loro, le lasagne alla bolognese. Ma non è così. A tutti gli effetti, in tavola abbiamo invece un bluff alla bolognese . Una ricetta che ha convinto tutti, anche i più scettici, anche chi in genere storce un po' il naso di fronte alle alternative: un buon "piatto di fatto", di corpo, saziante, con tutto il sapore della tradizione emiliana, reso in chiave vegetariana. Un piatto di quelli che mettono tutti d'accordo: chi non rinuncierebbe mai ad un buon ragù di carne e chi invece la carne ha rinunciato a mangiarla, per ragioni salutistiche o magari per ragioni etiche. Ora vi lascio alla ricetta: stupite voi stes

Risotto al radicchio rosso di Treviso IGP, robiola e balsamico di Reggio Emilia DOP

Prendi una brianzola DOC, mettila al muro e domandale quale sia per lei la massima definizione di comfort food. In questa stagione due sono i generi di conforto, i miei preferiti: una bella polenta morbida accompagnata ad un umido di carne, di pesce o di verdure ed un buon risotto, di quelli fatti come Iddio comanda. Assecondando il mio bisogno di coccole per il palato, nasce questo piatto buonissimo: dove la nota amarognola del radicchio viene smussata dalla cremosità della robiola e dalla dolcezza dell'aceto balsamico di Reggio Emilia DOP. Ora vi lascio alla ricetta: stupite voi stessi e sorprenderete anche i vostri ospiti!

Lasagne "Di magro" a modo mio

Quella fottutissima voglia di tornare ai fornelli e alle vecchie, buone abitudini della cyber-cuoca. Fuori dalla finestra passano il trailer di Novembre, dentro casa un cucciolo d'uomo che cresce a vista d'occhio e una neo mamma con una voglia matta di dedicarsi un po' a quello che l'appassiona. Il tradizionale duetto che vede protagonisti gli spinaci e la ricotta vaccina viene rinforzato dalla scamorza bianca e dal grana padano riserva DOP, rinfrescato dallo zeste di limone e dalla nota vivace del pomodorino arrostito. Nascono così questi quattro strati per così dire "Di magro" e di puro piacere. Ora vi lascio alla ricetta: stupite voi stessi e sorprenderete anche i vostri ospiti!

Fregola sarda con ragù di mazzancolle, rigatino toscano e pomodorini secchi

C'è sempre chi si prepara con largo anticipo all'evento. Chi lo fa leggendo recensioni del miglior mangiapannolini e chi acquistando biberon dalle forme più avveniristiche, propendendo poi l'allattamento al seno. Chi fagocitando manuali di puericultura e chi libri sull'autosvezzamento. La sottoscritta rientra proprio in questa categoria: la categoria alla quale appartengono coloro che pianificano sempre tutto; di coloro che hanno la necessità di sentirsi pronti ad affrontare ogni situazione difficile, perfettamente abili ed arruolati; di coloro che tutto deve essere impeccabile, non perfettibile. E' stato sufficiente un mese e qualche giorno con il mio piccolo Riccardo per assistere ad una clamorosa svolta: ora la sopravvivenza prima di tutto. Oggi abbiamo un nuovo piatto che forse, un giorno o l'altro, quando Lui sarà cresciuto, avrò occasione di far assaggiare a questo esserino, che mi fa dannare ed innamorare di se ogni giorno. La fregola è un'ott

Insalata d'orzo perlato con salmone affumicato e passion fruit

Oggi si festeggiano i primi 16 giorni di Riccardo. I primi 16 giorni di Noi. Una mamma, un papà, un figlio: un nucleo familiare. E quella che vi propongo oggi è una ricetta alla quale tengo in maniera particolare perché l'ho realizzata per me medesima e per il mio piccino, quando ancora Lui stava domiciliato nel mio adorato pancione. Una ricetta per uno dei pranzetti shabby chic realizzati solo per noi due. Come si sarà capito, adoro le insalate estive, i preziosi piatti anti-afa e in gravidanza - con tutti i disturbi legati alla digestione del caso - non facevo altro che sottolineare il mio bisogno di mangiare qualcosa di leggero e di fresco. Frutta, verdura, yogurt e formaggi freschi: dal frigorifero alla tavola. E questa deliziosa insalata d'orzo è tutta giocata sui contrasti: con la nota affumicata predominante del salmone, il piccante della rucola e dei ravanelli, la nota dolce e nel contempo acidula del passion fruit ed il croccante dato dalle scagliette di m

Dulcis in fundo. Insalata di frutti estivi, pecorino fresco, scaglie di mandorle e rucola

Riccardo è finalmente parte della nostra vita: il nostro nucleo famigliare si è allargato e abbiamo aggiunto a tavola un posto fisso. Sono chiaramente giorni concitatissimi, in cui ho perso ogni cognizione di spazio e tempo. Giorni in cui si dorme poco, se non nulla, ed in cui ogni istante è dedicato a Lui: avere un figlio, almeno all'inizio, non è esattamente una passeggiata di salute. Piuttosto un impegno totalizzante, che richiede tanto spirito e tanta pazienza. D'altra parte ci si rende conto di quanto amore è, della forza e della determinazione che una donna sa trovare spinta dal desiderio prendersi cura al meglio della propria creatura. Credo che la cucina - quella ricercata, quella curata nel minimo dettaglio, quella che piace a me - per qualche tempo dovrà attendere. Tutto dipenderà dai "tempi tecnici" necessari all'assestamento del piccino. Ma il blog non subirà interruzioni: tante sono le ricette ancora non pubblicate e cercherò di ritagliarmi

Mafalda corta integrale con guacamole di avocado e zucchina (pasta fredda)

30 Giugno 2016. Ormai sono arrivata al termine: quello formale ed ufficialmente riportato su ogni certificato medico. E sono arrivata alla fine di un percorso che - nonostante tutte le noie, tutti i disagi, tutte le difficoltà di una gravidanza non delle più semplici - mi costringe ad ammettere che, per una donna, davvero non c'è esperienza più forte, galvanizzante, corroborante e indubbiamente comparabile a quella di portare in grembo un bambino. Lui, la tua creatura: Lui che sta con te giorno e notte, viene con te sotto la doccia, viaggia con te, lavora con te, condivide i pasti con te, ride con te, singhiozza con te. E poi Tu: Tu che non sei mai più sola, che sorridi dei suoi sigulti, che gli parli con amore nel cuore delle notti insonni, che ti sfiori per sentirti orogliosa ad ogni sua risposta. Che sia un impercettibile movimento o un calcetto ben piazzato. Sarà difficile fare a meno delle sensazioni date dalla pancia, ma adesso si fa impellente il bisogno di scop

Rollé di spigola Saganaki, con salsa al pomodoro Pachino e peperone rosso arrostito

Che lo scorso anno, di questi tempi, si era in attesa della partenza per la terra ellenica, per l'isola di Skopelos : di giada, smeraldo e avventurina. Che esattamente un anno dopo, la Grecia e i suoi flutti non restano che un bel miraggio. Eppur l'attesa non è che una costante: in allerta per il cambio di fase lunare di oggi che, secondo una credenza popolare, pare abbia una qualche influenza sulle nascite. Quindi sono qui, a scrivere come un fiume in piena, con una mano sulla pancia e l'altra sulla tastiera, per tradire l'attesa di questo lieto evento e vincere ogni ansia ad esso correlato. Questo bambino, attraverso il cordone ombelicale, si nutre dei miei pensieri e dei miei manicaretti. Ed oggi per lui ho pensato ad un piatto ispirato a questa terra meravigliosa, dove mi auguro di poterlo portare al più presto: che sia di buon auspicio e che possa infondere in lui questo spirito un po' gipsy, la voglia di scoprire e di adattarsi a qualcosa di nuovo.

Pane frattau, in chiave chic

Chi ha girato, conosciuto ed amato la Sardegna, certo avrà apprezzato anche i piatti tipici della tradizione locale. Il pane frattau è un tradizionalissimo piatto sardo della cucina povera, che ho deciso di rivisitare in chiave contemporanea e chic: è giusto che anche questi piatti, che hanno profonde radici nella terra natia, vengano esportati, riproposti e, perché no, rinnovati nella forma, resi belli ed appetibili. In effetti, sono bastati pochi e semplici ingredienti "cosmetici", di terra e di totale eccellenza, per dare a questa tradizionale ricetta un volto del tutto nuovo: una manciata di asparagi bianchi di Bassano DOP, l'uovo di quaglia e i fiori di borragine a km 0, coltivati con amore nel mio orto da terrazza. Bello da vedere, appagante nel gusto, certamente da provare. Ora vi lascio alla ricetta: stupite voi stessi e sorprenderete anche i vostri ospiti!

Tagliatelle al velluto di datterino e peperone giallo arrostito, paté di capperi, panure croccante e fiori di borragine

Aspettando Lui. Al grido "Estrogeni, non mi avrete!", nel tentativo di mantenere la tua leggendaria compostezza e aplomb, cercando di apparire "cupa e torbida" come prima della gravidanza. E rendersi conto invece che questo Esserino che cresce dentro di te, si nutre da te e vive per te sta avendo la meglio, ti soverchia, ti schiaccia, ti rende una persona diversa. E ti colma di energia, quella che neppure sai di avere, dove riversare, come impiegare. E ti colma di dolcezza, ad ogni suo più piccolo ed impalpabile movimento dentro quella pancia, quella che ti ha accompagnata per nove mesi di croce e delizia, ma che già sai quanto ti mancherà dopo che Lui avrà visto la luce. E ti colma di un rinnovato senso creativo, ti dona una nuova verve, delle nuove motivazioni e tutto trova un nuovo significato ed una nuova collocazione nella vastità di questo mondo. Oggi parto così, d'impulso e di petto, per arrivare a presentarvi un piatto che m'inorgoglisce

Mazzancolle in panure di farina di cocco, tartare di Moretta di Vignola, pesto leggero all'avocado, menta e basilico

E' ufficialmente cominciata la mia maternità: è passata quasi una settimana e ancora sto cercando di prendere le misure e d'abituarmi a questo nuovo stile di vita. Le giornate a casa da sola sono lunghe, interminabili ed io le sto facendo fruttare all'inverosimile: per una con la mia grinta è difficile darsi una tregua, anche se tutti mi dicono che dovrei approfittare del tempo che resta, non avendo piena coscienza di quel che m'aspetti a seguire. E tra una visita medica ed un prelievo, tra gli ultimi acquisti per il bebé e la riorganizzazione degli spazi domestici, vuoi non trovare il tempo necessario a realizzare qualche nuovo piatto da proporre qui, nel mio porto sicuro? Finalmente una nuova ricetta in approdo, una di quelle di sapore agrodolce, totalmente in linea con il mio gusto personale: un piatto con una dolcezza di fondo, contrastato dalla nota acidula della tartare e dalla saporosità del pesto leggero. Di terra e di mare, con un tocco vintage ed un

Semifreddo di Cassata in chiave light

La prossima è l'ultima settimana di lavoro prima di una lunga pausa per l'arrivo del mio fagottino azzurro. Abbandonare il lavoro per "enne" mesi: una roba che ancora mi fa specie ed ancora stento a realizzare; abituata come sono a fare di più, a dare di più, a correre di più. Ed è così da sempre. La mia vera, reale fase prodromica prenderà il via da Venerdì 27 alle ore 18:00. Una fase lunga un mese: un mese di attesa e di emozione, un mese corroborante, rigenerante in cui cercherò di prendermi il mio tempo e condensare tutto quel che mi è mancato in questo periodo così intenso. Parlando di ricette rinvigorenti solo a guardarle, la proposta di oggi è un dolce facilissimo, velocissimo, golosissimo. Un dolce al cucchiaio, di quelli per i quali un posticino nella pancia lo si trova sempre: un semifreddo che vuole rifarsi ad un classico italiano, tutto siciliano. Con una punta di freschezza in più, che prediligo alla sontuosità di una classica Cassata: senza Pa

Once upon a time. Cartoccio di pappardelle alla Sorrentina e ai tre pomodori

C'era una volta la pasta al cartoccio. C'era una volta la pasta alla Sorrentina. C'era una volta la pasta ai tre pomodori. Torno oggi con una ricetta che è la fusione di tre piatti della tradizione, nata nella mia cucina per esaltare dei nidi di pasta all'uovo. Da un lato, la pappardella: ruvida, corposa, che assorbe e trattiene un sugo denso e ricco. Dall'altro, una passata di pomodoro saporosa e avvolgente come velluto, la sapidità del pomodoro secco, il sapore iperconcentrato dei pomodorini Pachino arrostiti: per un clamoroso gioco di consistenze. Il piatto si completa con dell'ottima mozzarella di bufala, ben asciutta e filante e la nota aromatica dell'erba cipollina, che ben ci sta. Ora vi lascio alla ricetta: stupite voi stessi e sorprenderete anche i vostri ospiti!