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Visualizzazione dei post da 2019

Torta al cacao, al profumo d'arancia. Senza burro, senza lattosio

Mani. Mani sciupate dal tempo. Mani che hanno lavorato tanto e ne portano i segni. Mani che da dire hanno tanto. Vorrei aprire questo post con un ringraziamento speciale alla persona che ha dato le sue splendide mani in prestito al mio obiettivo. A mia madre, scivolata dentro casa mia per darmi l'aiuto che solo una madre può dare e che arriva a dare, anche quando non è espressamente richiesto. Qualche scatto non previsto, inatteso, con quelle mani a fare da protagonista, in un tiepido Sabato pomeriggio di Febbraio. Una dolce non troppo dolce, per rendere speciale un giorno come un altro. Una torta realizzata in tempo da record, senza l'ausilio delle fruste elettriche: con una semplice forchetta e tanto olio di gomito. Una torta di una semplicità imbarazzante e di gusto molto classico: ho sempre creduto nell'indissolubilità del matrimonio tra cacao ed agrumi. Con la particolarità d'essere a prova di intolleranze: senza burro e senza lattosio. La lista degli I

Pappa al pomodoro con "I Bibanesi", quenelle di robiola al limone e maggiorana, buccia di melanzana fritta

Oggi sono qui per raccontarvi della mia collaborazione con "I Bibanesi" , La partecipazione a questo progetto di collaborazione prevedeva l'interpretazione dell'aperitivo con questi sfiziosissimi grissini stirati a mano, secondo la mia filosofia alimentare. Così, ho scelto di proporre la rielaborazione di un piatto della tradizione toscana, rivisitandolo in chiave calligrafica, realizzando delle mini-cocotte al profumo di limone e maggiorana. Una pappa al pomodoro così, ancora non si era vista. Per la preparazione della ricetta ho scelto ingredienti IGP, biologici e non trattati, formaggi freschissimi, una salsa pronta di pomodori ciliegini - in sostituzione del pomodoro fresco, nel pieno rispetto della stagionalità - e  "I Bibanesi" , declinati nella strepitosa versione Grano Duro Cappelli, all'olio EVO. La ricetta de  "I Bibanesi"  al Grano Duro Cappelli è semplice: pochi e pregiati ingredienti per sfornare un pane buono, dalla perso

Moscardino arrosto, burrata e salsiccia punta di coltello su crema di piselli e basilico

La Domenica è sempre stato per me il giorno in cui dare libero sfogo alla creatività, portando a realizzazione quei piatti dietro ai quali sta anche un pensiero ragionato, uno studio, un'idea di mise en place e, diciamocela tutta, anche qualche visione onirica. Da quando Riccardo c'è, le mie Domeniche in effetti sono un po' cambiate: ciò che lo riguarda è nettamente prioritario ma, con qualche "piccolo" triplo-salto-mortale-carpiato-con-doppio-avvitamento ancora si ha modo di portare in tavola qualcosa di invitante e di mettere qualcosa di buono sotto i denti. Oggi di mare e di terra: il moscardino incontra la salsiccia e pare che quei due si siano piaciuti. Volevo rifarmi a quei piatti, che ho sempre trovato molto stuzzicanti, in cui, a rinforzo della delicatezza delle carni di pesce, molluschi e crostacei, spesso si vedono accostati salumi ed insaccati caratterizzati da una spiccata punta salina: rigatino, guanciale, crudo, speck, capocollo, 'nduja. Qu

Torta al caffè, variegata al fondente, al profumo di cannella e fava tonka . Senza latte, senza burro, senza uova.

Non sono mai stata così brava come ora nell'alternare ricette dolci a ricette salate. Oggi decido di privilegiare il dolce, ma la ricetta che segue non è tanto dedicata alla colazione dei più piccoli, quanto a quella dei grandi. Tra gli ingredienti annoverati, abbiamo il caffè. Per il quale - almeno dal mio punto di vista - è amour fou, uso, sovente abuso. Nei periodi più difficili, frenetici, debilitanti, quelli in cui non è più auspicabile pensare di andare avanti per sola inerzia e necessariamente bisogna trovare qualcosa per farsi forza, per me il caffè è esattamente quel qualcosa. Con il rischio però - come dicevo - di esagerare nell'abuso di caffeina, fino ad arrivare a quelle fatidiche sei tazze di caffè al giorno, che sono davvero un po' troppe. Qualche settimana fa ho deciso di rimettermi in carreggiata da questo punto di vista, riducendo drammaticamente il numero di tazze di caffè nella mia giornata lavorativa tipo. Concedendomi però, di tanto in tanto

Crema di zucchine e finocchio, porro e cipolla, con crostini al parmigiano e aceto balsamico

Si sa, questi sono i mesi più freddi dell'anno: mesi in cui, anche chi è meno cagionevole di salute succede cada ammalato, vittima dei mali di stagione. Il mio concetto di cura preventiva e, nel caso, di terapia d'urto, si traduce in generi di estremo conforto: c'è qualcosa di più corroborante di una calda minestra, di una zuppa fumante, di una densa vellutata di verdura? Che poi basta poco per dare un raffinato tocco calligrafico ad un piatto così: il colore pieno delle verdure, qualche sfizioso crostino, semi tostati, un filo d'olio buono sarebbero già sufficienti a dare un tocco femminile e lezioso, anche al piatto più semplice e rustico. La proposta di oggi è una vellutata di verdura, una coccola calda e cremosa, resa ancora più sfiziosa dalla nota croccante del crostino di pane al parmigiano e dai semi di zucca tostati al forno. La dolcezza di fondo degli ortaggi viene perfettamente bilanciata dalla punta di acidità dell'aceto balsamico e del pomodo

Polpette di pollo al profumo di limone con salsa alla cipolla, curry e fava tonka

Come forse qualcuno di voi sa, in questa casa nell'ultimo anno si sono impastate polpette a non finire, sempre per andare incontro ai gusti e alle esigenze di piccolo gourmet. Lo svezzamento di Riccardo è stato un percorso a tratti complesso, non sempre lineare e, tante volte, queste piccole invitanti "croquette" di carne, di legumi, di verdura sono state di preziosissimo aiuto nel facilitarmi il compito.  Sono diventata maestra nell'inventare e reinventare proposte sempre nuove, golose, sfiziose, irresistibili e oggi ve le propongo così: con macinato di pollo, profumate da scorzetta di limone e rosmarino, insaporite con cipollotto fresco e parmigiano. Per la gioia dei bambini e soprattutto di chi bimbo non lo è più, le ho servite con una salsa avvolgente dai sapori inusuali, come perfetto accompagnamento per questi sfizi croccanti fuori e dalla consistenza morbida dentro. Per la salsa ho scelto la dolcezza dei petali di cipolla e del latte di cocco, esalta

Mini-cake al limone e fava tonka, con composta di mela e cannella

Eccomi qui, con una nuova ricetta dedicata a tutti coloro che hanno una naturale ed irresistibile propensione per il dolce. Che, a dirla tutta, non è il caso mio: la mia creatività in cucina trova infatti la sua massima espressione nella creazione di antipasti, primi e secondi piatti che, impropriamente, definirei "Cum grano salis". Nelle mie proposte salate adoro presentare abbinamenti inconsueti, magari volti alla valorizzazione di prodotti locali o specialità regionali, ma non posso certo ignorare le esigenze di uno scricciolo di due anni e mezzo d'età, che adora i dolci fatti in casa. Ma ora, ditemi, conoscete la fava tonka? Si tratta una bacca dal profumo inebriante, meno dolce rispetto alla vaniglia, che potrebbe invece risultare stucchevole. Un profumo molto più complesso, fragrante, persistente. Caleidoscopica nell’aroma e nel sapore, con un'anima dolce ed egualmente speziata. Le sue caratteristiche fanno sì che la si possa distinguere nettamente rispet

Mini-quiche con indivia belga, pinoli ed uvetta caramellati, caciotta fresca di fattoria e filetti d'alici in salsa piccante

Di nuovo qui con una delle ricette che meglio hanno rappresentato le festività appena trascorse. Del resto, lo sapete: adoro i sapori forti, contrastanti, purché l'elemento di forza sia ben dosato ed i gusti restino nel complesso gradevoli e ben bilanciati. La mia è una proposta molto semplice, può essere realizzata velocemente con l'ausilio un rotolo di pasta sfoglia pronta all'uso ed è caratterizzata da una certa armonia di sapori. Ho usato una sfoglia integrale perché ciò che volevo ottenere era un effetto ruvido, in sintonia con la schiettezza del formaggio accostato: una caciotta fresca di fattoria. Goloso l'accostamento con l'indivia belga che - così caramellata, con pinoli ed uvetta - tira certamente fuori il meglio di se. La nota piccante e la punta salina delle alici in salsa sono un colpo da maestro, contrastando l'agrodolce dell'indivia confit e conferendo notevole personalità a queste sfiziose mini-quiche. Servitele cald

Riso Venere in forma con salmone affumicato, finocchio al velo e carpaccio d'arancia marinata al balsamico

Vi scrivo proprio oggi che è stato il primo giorno di rientro in ufficio anche se, di fatto, non ho ancora stabilito quando questo post sarà condiviso. Lo faccio così: d'impeto, sull'onda dell'entusiasmo. Perché questi scatti hanno suscitato la curiosità di molti ed in molti mi hanno chiesto di averne la ricetta. E sono qui che è ormai notte fonda, sono qui nonostante la stanchezza dovuta ad innumerevoli notti insonni, ad un lavoro impegnativo, ad una gestione complessa del ménage familiare. Una stanchezza che non mi abbandona mai, che - tanto per rimanere in tema - è letteralmente diventata una compagna di merende. La mia parte razionale dice che dovrei concedermi un sonno ristoratore, invece sono qui e scrivo. Scrivo con la consapevolezza dei tanti arretrati, scrivo con la voglia di dare un contributo mio personale, scrivo combattuta tra la volontà di condividere il più possibile e la promessa che ho fatto a me stessa di rallentare e di prendere ogni cosa con la

Insalatina di pera "Nashi", indivia belga, sedano e finocchio, mazzancolle e vinaigrette al profumo d'arancia

Perché ogni promessa è debito. Nel post precedente, abbiamo parlato di questa nuova piacevole scoperta, che è stata la pera "Nashi". Deliziosamente croccante, rinfrescante, succosa. L'ho amata così tanto da dedicarle una proposta dolce per tutti i gusti ed un antipastino davvero irresistibile, di quelli che non appesantiscono e donano giustizia e spazio anche alle portate successive. Ho assemblato il piatto accostando ingredienti che potessero garantirmi un effetto crunchy ed estremamente fresco: l'insalata belga, il sedano, il finocchio e la pera "Nashi", che porta dolcezza come valore aggiunto. Ho scottato appena le mazzancolle, irrorate con succo d'arancia ed insaporite con un pizzico di pepe bianco. Saporose, carnose, irresistibili. Ho completato il piatto con un dressing semplice ma di grande gusto: olio, aceto balsamico, qualche goccia di succo d'arancia, fleur del sel aromatizzato alla rosa. La scorzetta d'arancia infine a dare

Torta con pera "Nashi" e cioccolato raw

Oggi torno a scrivere dopo tanto, tanto tempo. La sensazione è strana, poco verosimile, a tratti stridente. Eppure sono qui. Cucino. Fotografo. Scrivo. Cerco di trovare una rinnovata sintonia in questo ecosistema fatto di bit e pixel. Riparto nel giorno dell'Epifania, sperando che sia di buon auspicio per tutto quello che verrà. E questa nuova partenza avrà come protagonista un dolce lievitato: una morbidissima cake a misura di mini-me con pere "Nashi" e cioccolato crudo, mandorle e pinoli tostati. Una vera delizia, ideale per addolcire i vostri risvegli o per soddisfare la golosità dei più piccoli a merenda. Conoscete la pera "Nashi"? Al gusto, pare un incrocio tra pera e mela: infatti il frutto si presenta fresco, croccante e succosissimo. Questa varietà di pera arriva dall'Asia ed è disponibile sul mercato da Settembre a Dicembre. Io l'ho valorizzata con questa proposta che accontenta chi ama il dolce, ma ho già realizzato anche una ricet