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Linguine allo zafferano con pepato fresco di Sicilia, spada in panure aromatica e zeste d'arancia

Oggi pago tributo alla terra di cui la Trinacria è l'emblema regionale e della quale mi sento un po' figlia adottiva.
E lo faccio a modo mio, presentandovi oggi questo piatto che ho preparato proprio il giorno di Pasqua: io che sono un po' anticonvenzionale e seguo la pista anarchica, sulla scia di un ritornello che mi accompagna in questa fase un po' critica della mia vita.
Poiché Pasqua va a braccetto con Primavera, quest'anno ho deciso di accantonare la tradizione per prediligere la cucina creativa. Nasce così questo piatto dalle delicate tinte pastello, dalle sfumature primaverili e dai sapori che per me rappresentano al meglio la sicilianità: lo spada, il pepato di Sicilia, i pinoli, lo zeste d'arancia, lo zafferano, le erbe mediterranee (e relativi fiori). Tutto in un solo piatto, in un inedito abbinamento tra pesce, formaggio ed aromi che - fidatevi - è qualcosa di sbalorditivo, geniale, pazzesco.
Per chi non lo sapesse, il pepato fresco di Sicilia è un formaggio pecorino canestrato, come vuole la tradizione Sicula, a pasta cotta. Con la particolarità di questo pepe in grani aggiunto ad essa.
Ora vi lascio alla ricetta: stupite voi stessi e sorprenderete anche i vostri ospiti!

La lista degli Ingredienti
per 2 persone

160gr di linguine Pasta La Molisana
1 filetto di spada
pepato fresco di Sicilia grattuggiato, q.b.
1 arancia di Sicilia (solo la scorzetta)
una manciata di pinoli
pangrattato, q.b.
zafferano, 1/2 bustina
timo, q.b.
fiori eduli di rosmarino, q.b.
fleur de sel, q.b.
olio EVO, q.b.
 
Come procedere
 
A occhio, preparate una panure molto aromatica, unendo al pangrattato la scorza d'arancia, le foglioline di timo, il pepato fresco di Sicilia generosamente grattuggiato, un filo d'olio e una presa di fior di sale. Tagliate lo spada a cubetti molto piccoli e tuffatelo nella panure aromatica.
Portate a bollore l'acqua e, raggiunto il punto d'ebollizione, coloratela con lo zafferano, salate leggermente, aggiungete un filo d'olio EVO e tuffate le linguine. Tempo di cottura: 12 minuti.
Mentre portate a cottura la pasta, occupatevi dello spada. In un saltapasta fate soffriggere un filo d'olio, aggiungete il pesce con la sua panatura, che sarà pronto in 10', appena dorato. Salate e, sul finale, aggiungete i pinoli - che dovranno tostare appena - e ancora un po' di zeste d'arancia fresco e profumato.
Prelevate qualche cubetto di spada e un po' di acqua di cottura, ricca di amidi, da tenere da parte.
Scolate le linguine e tuffatele nel saltapasta con i dadini di pesce dorati, aggiungete una generosa spolverata di pepato di Sicilia e mantecate con l'acqua di cottura a fuoco vivo, per qualche istante.
 
I miei Suggerimenti
 
Impiattate le linguine "a nido" e completate la guarnizione con i dadini di spada dorati tenuti da parte, una grattuggiata di pepato di Sicilia, scorzetta d'arancia, qualche rametto di timo e dei fiori eduli di rosmarino.

Commenti

  1. Colore, profumi, sapori....Sicilia vuol dire sole e questo piatto ha i colori del sole.
    Un bacio :)

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  2. Una pasta raffinata e tanto invitante, prendo nota, grazie!!!!

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    1. Ti ringrazio, proponila nelle occasioni speciali e rimarrai sorpresa anche tu.
      Un bacione

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  3. La classe nel piatto tesoro!
    Ti abbraccio :*

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  4. sapori molto intriganti, che invitano all'assaggio
    amelie

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  5. Pastara a rapporto! :)
    Sì. Un piatto creativo, geniale, sbalorditivo. Un asso nella manica da giocarsi con gli ospiti più esigenti, per lasciarli senza fiato.
    Baci!
    MG

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    1. Infatti. Entra di diritto nella lista dei piatti da proporre quando voglio eccellere e stupire. :-D
      Un abbraccio alla mia pastara preferita

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  6. Un piatto che regala un vero momento di piacere e buonumore.
    Complimenti cara e in bocca al lupo x tutto..vedrai che questo periodo grigio passerà presto!

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    1. Me lo auguro tanto anche io... Grazie per essere passata a sollevarmi il morale! Mille baci

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