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In a jar. Pannacotta alla vaniglia con pralinato alle mandorle, nocciole Piemonte IGP e lavanda

Secondo capitolo "Langhe", che fa da seguito alla mia torta gluten-free alla nocciola del Piemonte IGP.
Perché dalle Langhe non puoi tornare senza aver assaggiato la bontà sublime della pannacotta, del bonet e di molte altre specialità locali.
A' La Cantinetta di Barolo si è mangiato divinamente ma purtroppo ho fallito nel tentativo di far cinguettare lo staff, per carpire i segreti che stanno dietro alla delicatezza e al sapore di questo meraviglioso dolce tipico.
A volte si crea dal nulla una giusta empatia che porta ad un proficuo scambio di consigli, suggerimenti e piccoli accorgimenti; delle volte no. In generale, c'è chi ha quell'atteggiamento poco incline alla condivisione e chi si sente defraudato alla sola idea che qualcuno possa venire a conoscenza dei trucchi del mestiere fatti propri.
Al di là di questo, le ispirazioni vengono comunque da là fuori; dalle esperienze che mettono in gioco tutti e cinque i sensi, facendo rodare le papille gustative, aguzzando la vista e lavorando d'ingegno. Per poi rivisitare e dare un tocco personale: prendere spunti, fare taglio e cucito ed improvvisare è quello che una cyber-cuoca si desume debba saper fare.
Nasce così la splendida idea di questa pannacotta alla vaniglia, servita in verrina con un golosissimo pralinato di mandorle, nocciole e lavanda. Lasciatemi dire: una gioia per gli occhi ed anche per il palato.
Ora vi lascio alla ricetta: stupite voi stessi e sorprenderete anche i vostri ospiti!

La lista degli Ingredienti
per 5 verrine

Per la pannacotta
500ml di panna fresca
150gr di zucchero a velo vanigliato
3 fogli di gelatina alimentare
1 bacca di vaniglia Bourbon

Per il pralinato
100gr di nocciole del Piemonte IGP (sgusciate e pelate)
100gr di mandorle (sgusciate e pelate)
150gr di zucchero
50ml di acqua

Come procedere

Per il pralinato. In una casseruola di alluminio piuttosto capiente, fate sciogliere a fuoco dolce acqua e zucchero. Quando lo sciroppo comincia a sobbollire, sarà giunto il momento di aggiungere la frutta secca.
Mescolate per una quindicina di minuti in maniera continuativa, per impedire che la frutta secca si attacchi al fondo della casseruola e bruci. Una volta che il composto abbia assunto un bel colore ambrato, levate dai fuochi e stendete il pralinato su una teglia foderata con carta forno. Lasciate raffreddare per almeno 15'.
Per la pannacotta alla vaniglia. La sera prima versate la crema di latte in una ciotola piuttosto capiente, aggiungete il contenuto di una bacca di vaniglia Bourbon e la bacca stessa, ricoprite con pellicola alimentare e lasciate aromatizzare per tutta la notte. Il giorno seguente, mettete ad ammollare la gelatina alimentare in acqua fredda per 10'. In una casseruola, raccogliete la panna aromatizzata alla vaniglia e lo zucchero a velo setacciato. Scaldate il composto a fuoco dolce, perché lo zucchero si sciolga, ma senza portare a bollore. A fuoco spento, aggiungete la colla di pesce e mescolate perché si sciolga. Trasferite la pannacotta nelle verrine o, se preferite, nei classici stampi. Riponete in frigorifero e lasciate rassodare per diverse ore.

I miei Suggerimenti

Prima di portare in tavola le vostre verrine, guarnite con il pralinato alla lavanda.
Eventualmente, potete decorare la vostra pannacotta alla vaniglia come meglio vi aggrada. Frutta fresca, cioccolato fuso, salsa agli agrumi: la dolcezza della vaniglia si presta ad un matrimonio con  i più disparati ingredienti.
Se decidete di non utilizzare verrine ma classici stampi da pannacotta, vi rimando ai consigli che potete trovare qui, per sformare il dolce in tutta semplicità.

Commenti

  1. Ogni tanto passo e mi faccio viva ^_^ come va? Non tediarti di chi non svela i propri segreti ai fornelli... È un atteggiamento decisamente opposto a chi come noi invece mette a disposizione di tutti le proprie ricette ^_^ che poi quando riesci a riprodurre il piatto segreto c'è ancora più gusto!
    Vedo che comunque la voglia di stare ai fornelli non passa ed è giusto così!
    Io latito... Cucino sempre ma poi la sera la voglia di mettermi al pc è poca. E di giorno quando enea dorme mi dedico al fisico e allo scrapbooking (una nuova passione alla quale mi piace dedicarmi nel tempo libero ^_^)
    A presto e salutami il Perro!

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    1. Cao Fra, condivido... Conto sempre sulle mie forze e sul mio intuito, ma a volte l'esperienza potrebbe fare la differenza...
      Del resto, se la ricetta non fosse segreta, non ci sarebbero i famosi ravioli di Viganò, ma solo dei miseri surrogati.
      Conto di vederti tornare a pubblicare molto presto. :-D

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    2. Io sto pubblicando in realtà ;-) meno assiduamente ma ci sono ^_^

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  2. Ma che buona Lore!! Le Langhe lasciano il segno!! Favolose le tue interpretazioni! Un bacione!!

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    1. Dalle Langhe si torna immancabilmente segnati e con l'ago della bilancia in impennata. Però ne vale la pena.
      Un abbraccio

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  3. Ma sei geniale!!!
    Anche io amo condividere e scambiare opinioni e consigli su ricette e tecniche, purtroppo però non siamo tutti uguali, ma la nostra esperienza porta comunque a creare piatti sublimi, come le tue panna cotte!
    Amo l'abbinamento, l'impiattamento e le foto! ;)

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    1. Ma che carina... Sono felice che questo dolcino sia piaciuto. L'esperienza si fa col tempo... A volte il tempo non basta e la questione è legata alle radici. In qualcosa raggiungeremo l'eccellenza, in qualcosa forse no. Quel che conta è provare (ed eventualmente riprovare).
      Un bacione :-D

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  4. Purtroppo è difficile trovare chi cinguetti ;)
    Tu comunque sei riuscita a creare un dolce sublime, adoro quel mix di sapori.
    Un bacio e buon inizio di settimana

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    1. Io ci provo sempre... Qualche volta, tra appassionati, ne escono delle situazioni davvero carine...
      Un abbraccio

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  5. Questa ricetta oltre che buona è un concentrato di storia, cultura del territorio e valorizzazione dei prodotti italiani..complimenti cara :-)

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    1. Ti ringrazio, Consu. Sei gentilissima come sempre.
      Vengo subito a trovarti perché ieri mi è parso di vedere le fotografie di un lievitato che, vuoi per i colori accesi, vuoi per la consueta perfezione, ha catalizzato tutta la mia attenzione.
      Un bacio, cara

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  6. Non riesco a pronunciare parole. Guardo e.... meraviglia!!!!! Mi piace il tuo capitolo Langhe ^_^ Sei deliziosa tesoro.

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    1. Ciao bellina, sono felice che tu abbia apprezzato. Nel mio piccolo, qualcosina riesco a combinare.
      Un abbraccio forte

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  7. Che bontà e quanta bellezza! *-*

    Buonasettimana e a presto
    Giulia

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  8. ma che goloso! e bellissima presentazione complimenti!

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  9. Nonostante l'omertà gastronomica :) l'ispirazione è arrivata, eccome! E non poteva essere altrimenti, Loredana. Mi hai abituata molto bene. Diciamo che mi sento viziata dalle tue proposte particolarissime e gustosissime.
    A proposito, sabato sera ho preparato per alcuni amici il tuo risotto allo squacquerone. Credo che tu sappia già quale sia stata la reazione dei commensali davanti a cotanta bontà :)
    Baci!
    MG

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    1. Mary, spero di poterti continuare a viziare ancora a lungo.
      Così come lo fai tu: con le tue coccole che si esprimono a parole ma anche con i tuoi fotogrammi: i tuoi primi piatti e l'avvolgenza dei condimenti esprimono amore puro.
      Sono felicissima che tu l'abbia testato e che i tuoi commensali abbiano gradito: non fosse stato altrimenti, mai mi sarei perdonata.
      Un abbraccio

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  10. Mi piacciono molto i dolci in jar e questa tua panna cotta è favolosa! Potessi ne mangerei volentieri un barattolino subito!! :)

    un caro saluto

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    1. Ciao Iulia, il richiamo del dolce al cucchiaio è qualcosa a cui resistere è davvero difficile.
      Un abbraccio
      Lore

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