30 Giugno 2016. Ormai sono arrivata al termine: quello formale ed ufficialmente riportato su ogni certificato medico. E sono arrivata alla fine di un percorso che - nonostante tutte le noie, tutti i disagi, tutte le difficoltà di una gravidanza non delle più semplici - mi costringe ad ammettere che, per una donna, davvero non c'è esperienza più forte, galvanizzante, corroborante e indubbiamente comparabile a quella di portare in grembo un bambino. Lui, la tua creatura: Lui che sta con te giorno e notte, viene con te sotto la doccia, viaggia con te, lavora con te, condivide i pasti con te, ride con te, singhiozza con te. E poi Tu: Tu che non sei mai più sola, che sorridi dei suoi sigulti, che gli parli con amore nel cuore delle notti insonni, che ti sfiori per sentirti orogliosa ad ogni sua risposta. Che sia un impercettibile movimento o un calcetto ben piazzato. Sarà difficile fare a meno delle sensazioni date dalla pancia, ma adesso si fa impellente il bisogno di scop
Di cotte e di crude.